Marco Useli

MARCO USELI

IPOTESI PER UNA MARIA

ARTE

Come in una cappella laica. Al MANCASPAZIO, tra i segni dell’astratto e il figurativo, del sacro e del secolare, Marco Useli ci trasporta nella dimensione aurea del mistero dell’Annunciazione

Ipotesi per una Maria è il titolo della mostra curata da Luca Scarlini e Chiara Manca. Anche questa volta, come nelle precedenti del MANCASPAZIO a Nuoro, la suggestione arriva dalla musica, da un brano poco conosciuto del 1981 di Giorgio Gaber e Sandro Luporini. Già, quel Luporini paroliere ma anche pittore. Una connessione non casuale tra la musica e la pittura.

Luca Scarlini, chi era la Maria di Gaber lo sappiamo, ma quella di Useli chi è?
«Una struttura formale che diventa identità di personaggio. Una ricerca sul linguaggio, che è sequenza di voci di preghiera. Una identità che allude alla religione come alla storia dell'arte.»
Marco Useli MANCASPAZIO - Installation view Che impressione hai avuto visitando per la prima volta l'atelier di Marco Useli, che suggestioni ti ha suggerito per la nascita di questa mostra? «Quello tipico di un incisore: nitore, precisione, ordine, tensione narrativa, da lì la mia idea di una mostra sulle Marie.»

Ma iniziamo proprio da qui. Da quando Luca Scarlini incontra per la prima volta Marco Useli. È un viaggio che inizia proprio a Dorgali, nell’atelier dell'artista.

Marco Useli come avviene la connessione?
«La produzione della prima opera è frutto di una committenza. Era la prima volta che mi avvicinavo ai temi sacri. Successivamente ho iniziato, per piacere personale, a creare degli studi sul tema e sulla figura dell’Annunciazione. Quando Luca è arrivato per la prima volta nel mio studio ha avuto modo di vedere i primi bozzetti stilizzati. Uno in particolare attirò la sua attenzione. Era un acquerello, che solo dopo è diventato uno dei quadri oggi in mostra.»

Il passo successivo quale è stato?
«A quel punto Luca mi ha proposto una mostra proprio su questo tema. Successivamente durante un viaggio a Sassari, mentre eravamo in macchina, Luca mi mostrò un’immagine di una Annunciazione, un quadro di Andrea di Nerio. Ritornato in studio iniziai a produrre dei bozzetti sulla scia di quella suggestione. Molto di questa produzione, andata avanti per oltre un anno, arriva da un estratto del poemetto Annunciazione, libro di prossima uscita scritto proprio da Luca Scarlini. Avevo appena iniziato a produrre le prime opere quando Luca mi inviò proprio alcuni estratti di questo libro».

Nel catalogo che accompagna la mostra Chiara Manca scrive: “L’allestimento della mostra propone una visione originale al fruitore, dando la possibilità di immergersi nello spazio espositivo come all’interno di una cappella laica”. In questo gioco di luci e ombre si ha davvero la sensazione di entrare in una cappella. Avvicinandosi alle opere non si può non rimanere colpiti dalla ricchezza delle tecniche utilizzate: tecnica mista su carta, pastello, olio su tela e su tavola, tempera e per la prima volta una inaspettata terracotta.
Marco Useli MANCASPAZIO - Installation view Marco, è la prima volta che vediamo un’opera in terracotta nella tua produzione.
«Sì, ho iniziato a cimentarmi anche su altre tecniche, come la maniera nera e la terracotta. La maniera nera, mi ha dato la possibilità a livello concettuale di ricavare la luce dal buio. E quindi la sintesi di tutto questo lavoro. Il tema della luce e del buio attraversa tutte le opere in mostra. Come nella Conversione di Saulo (olio su tavola) dove la figura del cavaliere viene illuminata sulla via di Damasco, investito da un fascio di luce divina».


MARCO USELI - Ipotesi Per Una Maria

Dal 14/05/2022 al 28/05/2022 - Dal martedì al sabato. Dalle 18.00 alle 20.00

DOVE

MANCASPAZIO - Via della Pietà n. 11, Nuoro

CATALOGO

Una pubblicazione che completa il lavoro delle opere in mostra, con inserti di Stefano Serusi, Fabrizio Brotzu, Chiara Manca e Luca Scarlini

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