DOVE ERAVATE?
PINUCCIO SCIOLA
Una notte d’estate molto calda nel Giardino Sonoro di Pinuccio Sciola. Rumori e suoni. Suoni sinistri. Il lamento della pietra. Il pianto di un padre. La disperazione di chi forse ha sbagliato tutto. Anche coi propri figli.
Dove eravate?
Quando vostro figlio vi chiedeva: “Guarda questo disegno… Ti piace?” e voi: “Non ho tempo ora, magari più tardi”
Dove eravate?
Quando vostra figlia aveva voglia di giocare con voi ma eravate troppo impegnati a parlare al telefono con la vostra migliore amica.
Dove eravate?
Quando vostro figlio avrebbe voluto che gli leggeste un libro e invece lo abbandonavate per ore davanti a un televisore acceso.
Dove eravate?
Quando i vostri figli vi chiedevano “Come nascono i bambini?” e voi: “Sei troppo piccolo per chiedermi queste cose, te le spiegherò quando sarai più grande”
Dove eravate?
Quando la maestra lo puniva, con una nota, per non aver studiato o gli dava uno sculaccione per aver picchiato un suo compagno di classe.
E voi, invece di dardeggiarlo con occhiate di rimprovero, lo difendevate dalle grinfie di una maestra troppo severa.
Chi ha sfregiato le opere di Pinuccio Sciola non è un vandalo, non è un delinquente, non è il demonio. Chi ha fatto del male al mondo intero deturpando opere create per far crescere l’umanità, è figlio di qualcuno. Potrebbe essere nostro figlio. Nostra figlia.
Chi sono questi ragazzi? Che faccia hanno? Cosa hanno pensato prima di entrare in quel giardino bellissimo pieno di aranci e monoliti con la voce della terra? Di cosa hanno parlato con l’eloquio pasticciato dopo la sbornia? Cosa sentivano dentro quando, invece di godersi l’antico respiro di questo luogo, con le pietre distruggevano il cuore di uno dei più grandi artisti che la Sardegna abbia mai avuto?
Chi sono i genitori di queste persone? Chi siete voi madri e padri di questi ragazzi?
DOVE ERAVATE QUANDO I VOSTRI FIGLI ERANO?
Sardinia Fashion
17/07/2017