LESZEK MOZDZER
GLORIA CAMPANER

leszek mozdzer, gloria campaner

INTERVISTA DOPPIA

Confessioni al chiaro di luna. Leszek Możdżer e Gloria Campaner si raccontano insieme. Un' intervista doppia per conoscere la persona al di là del personaggio.

Prendete due pianisti. Uno è un uomo l’altra una donna. Lasciate lei sotto le mani dei truccatori e dei parrucchieri.

Poi prendete lui, portatelo da un'altra parte, in modo che uno non senta le risposte dell’altra.
Fate a entrambi le stesse domande. Come risponderanno?
Che risposte abitano il cuore di due artisti così famosi, con sensibilità diverse ma con un'unica grande passione?

A qualche settimana dal loro debutto ufficiale al Cala Gonone Jazz Festival insieme al maestro Pinuccio Sciola, abbiamo voluto scoprire il loro lato più nascosto, quello più spirituale e istintivo. E condividerlo insieme a voi.

Descriviti in tre parole:

G: Solare, determinata, spirituale.
L: Cercando la verità.

La tua vita in un film: a chi affideresti la regia?

G: Probabilmente a Dio.
L: Lui è il miglior regista di tutti i tempi. È anche il mio produttore, colui che mi ha anche creato, colui che ha scritto tutto su di me. Non ho bisogno di altri registi. Il suo nome è: il Creatore.

Il brano musicale che farebbe da colonna sonora?

G: In quel caso tutti i suoni della Natura.
L: Ovunque io mi trovi intorno a me sento suoni. È il rumore degli alberi, delle onde, la pioggia che viene giù dal cielo. Il rumore delle macchine che passano per strada. Questa è la mia colonna sonora. Non ho bisogno di nient’altro. Penso davvero che i suoni del pianeta terra siano la colonna sonora perfetta.

Se fossi un mese dell'anno?

G: Aprile.
L: Gennaio sicuramente. Rappresenta il primo mese dell’anno e quindi l’inizio. Come me, che mi sento sempre all’inizio, alla partenza, di qualsiasi cosa.

Cosa è IN cosa è OUT?

G: Mmh troppe cose. Comunque IN l'amore e OUT l'ignoranza o ancor peggio l'inconsapevolezza.
L: Il respiro. Che da sempre entra e esce. Un movimento costantemente presente nella mia vita.

Il tuo motto?

G: Respira!
L: In realtà non ho un motto in particolare, ma uno che in questo momento sento dentro la mia mente è: “tutto cambia”. Anche “la verità” cambia ogni volta. Quindi tutto è in continuo mutamento.

Cosa è per te l'Italia?

G: Sicuramente il SOLE e comunque nel bene e nel male è pur sempre il mio Bel Paese.
L: L’Italia è gioia, sole, frutta e verdure. Gente bellissima. L’Italia è il posto perfetto dove stare. L’Italia è un raggio di luce.

Cosa è per te la musica?

G: Tutto!!! La vita.
L: È un linguaggio astratto. È quello strumento che ti consente di toccare una realtà che non è materiale.

Un oggetto romantico.

G: Una piuma. Fili d'erba.
L: Qualsiasi cosa io sia capace di amare. Ma sto provando ad amare qualsiasi cosa che sta intorno a me. Quindi qualsiasi cosa potrebbe essere per me un oggetto romantico.

La parola che vorresti abolire dal vocabolario?

G: Paura.
L: Offendere.

Il film che più di tutti abita il tuo cuore?

G: Recentemente ho visto l'ultimo film di Jim Jarmush che mi ha veramente colpito: Only Lovers Stay Alive.
L: So che è quasi una ripetizione di quello che ho detto prima. Ma per me il film migliore è quello nel quale sto vivendo. Lo amo questo film d’amore.

Il tuo colore preferito?

G: Verde.
L: Adesso direi il blu. Ma ogni giorno ne ho uno diverso.

Il tuo numero portafortuna?

G: Cinque.
L: Zero.

La prima cosa che pensi associata alla parola “Passione”?

G: Musica.
L: Lavoro, devozione, ricerca della verità. Entusiasmo.

Come dovrebbe essere la tua casa delle favole nella quale abitare?

G: Mmh... Troppo difficile perché sono continuamente in viaggio, quindi non penso molto ad una casa fissa, perché tanto non ci starei mai. Peró probabilmente vorrei che fosse vicino all'acqua. Mare o lago.
L: Calda e confortevole.

Nel tuo guardaroba non devono mai mancare:

G: (Ride) Indumenti di seta. Adoro la seta sulla pelle.
L: Qualche completo. Degli abiti da sera.

Sei felice?

G: Si.
L: Si, lo sono.

La tua più grande paura?

G: La disonestà, soprattutto verso me stessa.
L: Di avere paura.

Come ti vedi tra 10 anni?

G: Aiutoooooooo! Non mi vedo... Comunque 10 anni fa facevo più o meno la stessa vita di oggi, prevedo di fare la stessa anche fra 10, chissà... Comunque le sorprese sono continue e inaspettate quindi impossibile dirlo.
L: Avrò 54 anni. Mi piacerebbe avere la grazia di donare e infondere amore agli altri.

Arredamento: classico, rustico, moderno o...?

G: Per la stessa ragione della casa ideale non ho una risposta precisa. Credo che anche misto mi andrebbe bene. Purché sia abbastanza confortevole per potersi riposare.
L: Rustico.

Tre oggetti dai quali non ti separeresti mai.

G: È importantissimo non pensare mai all'attaccamento degli oggetti materiali, quindi sono pronta a separarmi da qualunque cosa! Ad ogni modo sono molto legata al pianoforte e ad una piccola catenina d'oro con uno specchietto che porto sempre appesa al collo.
L: Non penso che si possano definire oggetti: la sorgente della vita, dalla quale non puoi separarti altrimenti moriresti. E questo è il primo. Il secondo potrebbe essere l’acqua. Il terzo la gioia.

Il tuo cartoon preferito?

G: Da bambina guardavo sempre La bella e la bestia.
L: Wolf and the rabbit, è un cartoon russo.

Una città dove ti piacerebbe avere una piccola dependance, un piccolo appartamento.

G: Parigi o Lisbona.
L: Parigi.

Il tuo piatto italiano preferito?

G: Il baccalà alla veneziana fatto dalla mia nonna Wanda.
L: Pasta.

Il tuo piatto estero?

G: Sushi o cucina giapponese in generale.
L: Sushi.

Un personaggio a cui daresti il Nobel?

G: Nikola Tesla.
L: Sergei Lazariev colui che ha scritto il libro Karma Diagnostic.

Se fossi una delle quattro stagioni?

G: La primavera.
L: La primavera.

La cosa che odi di più nelle persone?

G: La slealtà.
L: Non voglio odiare niente. Se mi chiedi invece cosa non tollero nelle persone allora ti rispondo: l’arroganza.

Da bambina/bambino cosa avresti voluto fare da grande?

G: La ricercatrice genetica!
L: Volevo essere un musicista.

Se fossi uno strumento musicale?

G: Violino o Violoncello.
L: Un flauto, perché penso che ogni essere umano sia come la canna di un flauto. Come nel Chakra System, dove il nostro corpo è simile a una canna intervallata da fori.

Se fossi un animale?

G: Sarei un albatros.
L: Sarei un topo.

Quanto conta l'amore per te?

G: Tutto. L'energia dell'amore muove tutte le cose.
L: L’amore è quella cosa che imparo tutti i giorni. È certamente la cosa più importante.

Un epoca storica nella quale ti sarebbe piaciuto abitare.

G: Mmh... Forse all'epoca degli antichi egizi, ovviamente lì in Egitto peró. Sennó il futuro.
L: Forse in questo. Ora.

Il tempo passa e porta via con sè tante cose. Ma che cos’è veramente che non va mai fuori moda?

G: (Sorride). L'umiltà è un valore che non dovrebbe mai passare di moda.
L: La gioia. Perché è sempre di moda.

Arrivi ad una festa. La sala è gremita di persone. Qual è la persona che attira di più la tua attenzione?

G: Probabilmente quella che entra in qualche modo in vibrazione con la mia Anima. Si capisce subito!
L: Penso che sia quella che non sta parlando. La persona che sta in silenzio è quella con la quale mi troverei più a mio agio.

Raccontateci un aneddoto curioso, qualcosa che vi è capitato nella vostra vita professionale e creativa.

G: Una volta ero in Ghana, per un concerto. Dopo una cerimonia di benvenuto magnifica ci dirigiamo sul luogo del concerto e il pianoforte non c'era e gli organizzatori mi hanno detto: pensavamo lo portasse lei con sé!
L: Ricordo di quella volta che suonavo in Cina. Era un concerto finanziato dallo Stato. Uno dei politici polacchi, che avrebbe dovuto presenziare al concerto, all’ultimo minuto diede forfait. A quel punto, le autorità, decisero di annullare tutto. Ma il giorno dopo il politico confermò la sua visita, quindi rimisero in piedi il concerto. Fu molto più semplice che fare una telefonata a 600 persone per assistere allo spettacolo. Decisero quindi di chiamare l’esercito per fare da pubblico. Così la sala si riempì, ma erano tutti soldati.

Il tuo sogno nel cassetto?

G: Sto vivendo continuamente il mio sogno, sono sincera.
L: Di risvegliare l’umanità.

Cosa è la vera felicità?

G: La condivisione.
L: La vera felicità consiste nello spostare la consapevolezza dalla mente alla coscienza.

Che messaggio daresti ai ragazzi di oggi che vorrebbero diventare dei grandi musicisti? Quale è il segreto per diventarlo?

G: Di seguire la luce della passione che hanno nel cuore, sia nei momenti più splendenti, ma anche in quelli più bui, tanto una piccola fiammella c'è sempre!
L: Non penso che ci sia alcun segreto. Penso che la risposta sia dentro a ognuno di noi. Se vuoi diventare un bravo musicista ti devi allenare.


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